Adilo: [mtb] Ogliastra Baunei Sisine Baunei Sardegna

Di notte l’aria ferma si carica di aroma forte di macchia mediterranea. Il ginepro, il cisto, la ginestra, la fillirea, il rosmarino, il corbezzolo, il leccio mischiano i loro profumi e avvolgono le rocce ancora fredde.

Al suo sorgere, il tepore del sole muove le prime brezze e queste essenze magiche viaggiano verso i tuoi sensi. Sono sensazioni uniche, chi si alza presto riceve questo regalo grandioso. Non c’è bisogno della sveglia. Baunei dista cento minuti, la strada è libera, qua è difficile trovare traffico anche in alta stagione. Il bar Belvedere alle sette e cinquanta è ancora chiuso, c’è un biglietto e un sacchetto col pane dentro. Il barista arriverà dopo cinque minuti davanti al ragazzo che porta le paste. Rimetto nello zaino la barretta e mi lascio andare a sapore e sostanza d’altri tempi. La salita sarà piu’ facile.

Siamo io Mauro Dario e Carmine, ci proponiamo Baunei Su Irove Longu Sisine Baunei. Per un primo tratto Roberta ci premierà con la sua compagnia, è un concentrato di allegria e simpatia. Purtroppo, comprensibilmente, non si trova a suo agio sui terreni tecnici di queste discese e ci lascerà andare. Spero di trovarla ancora.

Subito si sale, dolcemente e inesorabilmente fino a piu’ di novecento metri su asfalto. Poi comincia la magia del selvaggio blu. Uno sterrato raggiunge una valle verdissima, un tempo coltivata a grano oggi pascolo di animali liberi e tranquilli. Si sale ancora, si svalica e si inizia una carrareccia che sarà prima per carri poi, dopo la deviazione per Cala Sisine, per muli. Un reticolo enorme di queste piste fu costruito per trasportare carbone che qui veniva prodotto sino al mare dove navi attendevano per esserne caricate e per portarlo sul continente. E’ una ricchezza enorme recuperare questi sentieri. Siamo a circa settecento metri con vista sul mare, a picco.

Il blu ci accompagna sempre nella discesa ormai cominciata. Il terreno è roccioso, l’aria fresca. Attraversiamo anche tratti boscosi, sembra storia non credibile. L’interminabile discesa termina con il bagno a Cala Sisine, poco tempo fa travolta da un’alluvione devastante.

Il bagno precede il pasto, ma significa zero metri di dislivello. Si dovrà risalire e ho mangiato troppo al ristoro del luogo. Il piattone di spaghetti con cotoletta di vitello e frutta saranno inaspettatamente un ottimo carburante per il viaggio di ritorno. Io e Carmine, i “vecchietti”, troviamo il passo giusto nel meraviglioso letto del torrente Sisine mentre i giovincelli soffriranno un po’ la lunga risalita sino a Baunei.

Al bar Belvedere ci aspetta una birra fresca e una multa per divieto di sosta. La proverbiale tolleranza sarda non ha risparmiato la dimenticanza del disco orario in un parcheggio semideserto. Le meraviglie dell’Ogliastra distraggono facilmente, non vedo l’ora di ricaderci.